Il 28 marzo 2025, alle 12:50, un devastante terremoto di magnitudo 7,7 ha scosso il Myanmar centrale, con epicentro vicino a Sagaing, a soli 34 km da Mandalay. La scossa, una delle più potenti mai registrate nel paese, ha provocato oltre 3.700 vittime e più di 5.000 feriti, con centinaia di persone ancora disperse. Le scosse di assestamento continuano a minare la fragile stabilità delle comunità colpite, mentre la stagione dei monsoni è ormai alle porte.
Prima del sisma, il Myanmar viveva una crisi umanitaria senza precedenti: 19,9 milioni di persone necessitavano di assistenza a causa delle conseguenze del golpe militare del 2021. La sicurezza alimentare, l’accesso all’istruzione e ai servizi sanitari erano già compromessi. Ora, a queste sfide si aggiungono le macerie, la distruzione di case, scuole, ospedali e infrastrutture vitali. Centinaia di migliaia le persone costrette a fuggire dalle proprie abitazioni, rifugiandosi in centri di accoglienza o in ripari improvvisati .
La mancanza di accesso a acqua potabile, servizi igienici e strutture sanitarie funzionali aumenta il rischio di epidemie, come il colera e la dengue. Le interruzioni nelle catene di approvvigionamento alimentare e la perdita dei mezzi di sussistenza agricoli minacciano la sicurezza alimentare di milioni di persone. La malnutrizione, già una preoccupazione preesistente, ora assume contorni drammatici.
Caritas Myanmar, attraverso la rete KMSS, è in prima linea nella risposta all’emergenza. In collaborazione con CRS, CAFOD e altri membri di Caritas, sono stati distribuiti kit igienici, alloggi temporanei, assistenza finanziaria e supporto psicologico alle famiglie colpite. Le attività si concentrano nelle regioni di Mandalay, Sagaing, Nay Pyi Taw, Shan meridionale, Bago e Kayin.
Nonostante gli sforzi, le sfide rimangono enormi: la continua attività sismica, le difficoltà logistiche dovute alla distruzione delle infrastrutture e le limitazioni nel trasferimento dei fondi ostacolano la risposta umanitaria. Inoltre, la situazione politica instabile e la presenza di conflitti armati complicano ulteriormente l’accesso alle aree più isolate e vulnerabili.
In questo contesto di sofferenza e speranza, Caritas Italiana rinnova il suo impegno al fianco delle popolazioni colpite. È fondamentale sostenere gli sforzi di ricostruzione, fornire assistenza alle persone vulnerabili e contribuire alla ripresa delle comunità. Ogni gesto di solidarietà può fare la differenza: donazioni, sensibilizzazione e sostegno alle iniziative locali sono strumenti concreti per portare speranza a chi ha perso tutto. Il popolo del Myanmar ha bisogno di noi. Non lasciamolo solo.
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