A Lodi si respira già un’energia speciale che accompagna i preparativi della 16a edizione del Festival della Fotografia Etica. Un percorso fatto di immagini, emozioni e storie: storie necessarie, che troppo spesso restano fuori dai riflettori dei media tradizionali, ma che meritano di essere viste, ascoltate, comprese. Sarà un programma che parlerà a tutti: dai più giovani agli appassionati di lunga data, da chi si avvicina per la prima volta al mondo della fotografia a chi cerca uno sguardo più profondo sull’attualità attraverso il potere delle immagini.
Anche quest’anno come Caritas siamo presenti, nel Circuito OFF, con ben quattro mostre in collaborazione con alcune importanti realtà del territorio. Al chiostro della Chiesa di San Lorenzo verranno esposti due lavori: uno a cura degli studenti del liceo artistico Piazza – Sguardi sospesi – e l’altro – L’altro sguardo – frutto di un laboratorio fotografico a cui hanno partecipato gli ospiti senza dimora di Casa San Giuseppe, in collaborazione dell’Ufficio di Piano.
E ancora, in collaborazione con il Comune di Lodi, al chiostro del liceo Verri, la mostra Invisibili di Giulio D’Ercole, mentre a Lodi Vecchio, torna Ugur Gallen con Universi paralleli presso il Museo archeologico Laus Pompeia.
La Diocesi di Lodi per la prima volta collabora con il Festival con una sede, la Chiesa del Carmine, che ospiterà una mostra sul Sudan di Giles Clarke: questo lavoro inedito e per la prima volta esposto a Lodi al Festival, offre uno sguardo ravvicinato su una popolazione e un Paese segnati profondamente dalle conseguenze di un incessante conflitto interno.
Ci sono due possibilità per vivere il Festival con Caritas:
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